locandina

“Quindi sì, una risata ci seppellirà, oppure un Bronteroc ci divorerà”. Si conclude così Apocalypse economy, un utilissimo articolo nel quale Tommaso Fattori (sul numero 1/2022 di Left) definisce il “divertente e angosciante” Don’t look up “un invito alla resistenza e all’azione”. Un sistema politico interessato e miope, asservito a multinazionali fintamente illuminate disposte a tutto, anche a rischiare la frantumazione della terra, pur di fare profitti, un sistema accademico interessato più al denaro che alla ragione, un sistema giornalistico post-politico interessato al tainment più che all’info. E poi negazionisti, complottisti e dosi pandemiche di stupidità: “Il cuore del film è proprio il disvelamento della stupidità del sistema”.

Ma i veri protagonisti del film sono gli estranei al sistema: “Non è un caso che a rappresentare la scienza “disinteressata” e lo sguardo della minoranza critica di questo mondo siano due astronomi di un’università minore e poco prestigiosa […]. La dottoressa Dibiasky è una donna (questione di genere), è giovane (questione generazionale: più o meno la generazione Thunberg, inascoltata e derisa), e viene dalla periferia popolare dell’Illinois (questione sociale e di classe)”.

L’unico antidoto alla stupidità del sistema (e a quella speculare e necessaria della massa) è, dunque, la resistenza attiva delle minoranze critiche che, su un piano innanzitutto culturale, non si limitano a fare argine per il mantenimento dello status quo ma, anzi, si ostinano ad andare, in direzione ostinata e contraria, verso un punto di equilibrio nuovo e successivo, necessario per la salvezza del pianeta e dell’umanità.

Nel suo piccolo, è proprio questo il senso (faticoso ma entusiasmante) dell’esistenza della nostra piccola casa editrice. È questo il senso anche dell’invito che vogliamo lanciare, oggi, con questa newsletter: cerchiamo persone interessate a farsi promotrici di progetti di lettura nelle scuole. Non di qualunque progetto, non di qualunque lettura: conoscere per cambiare è il senso del nostro progetto editoriale. Che tu abbia o meno già un lavoro, se hai una passione per i libri e per il cambiamento, se credi anche tu che un libro può cambiare la vita e il mondo e se hai del tempo da dedicare ai libri e al cambiamento, mettiti in contatto con noi scrivendo all’indirizzo info@durangoedizioni.it. SE SON LIBRI, FIORIRANNO.

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